Prima di far saltare sulla sedia i puristi del personal branding ti dico subito che a monte di questi bei punti che troverai c’è la madre di tutte le domande. La domanda che sta alla base del percorso per fare un sano e salutare personal branding.
La domanda che sta al personal branding, e quindi anche ad un uso corretto di LinkedIn, come lo sparo dello starter sta ai 3000 siepi olimpici. Senza quella, e soprattutto senza rispondervi correttamente non si parte: chi sei?
Siccome la materia qui sarebbe un pochino troppo vasta per essere affrontata in questo post ti rimando a questa sezione del sito di Sestyle. Loro, Bisetto e Bordignon oltretutto ne sanno giusto quel filo più di me sull’argomento.
Detto questo, facciamo finta di aver sentito lo sparo e affrontiamo la prima siepe…ops domanda.
Prima domanda: Chi è il tuo cliente tipo?
Capire chi è, come si muove in LinkedIn, quali gruppi frequenta che tipo di contenuti condivide è di rilevante importanza per confezionare non solo la corretta strategia ma persino la stesura del proprio profilo in LinkedIn. Un po’ come fossero le linee che delimitano la tua pista per i 3000 siepi da affrontare
Come fare?
Comincia da qui. Prendi 10 tuoi clienti presenti in LinkedIn attivamente, analizzane il comportamento, tieni traccia e incrocia i dati di cosa postano, cosa condividono, a quali gruppi sono iscritti. Insomma, comportati da buon mezzofondista e “mordi” le scarpette chiodate di quello che ti sta davanti e devi raggiungere.
Fa la stessa cosa con 10 clienti che ti piacerebbe avere. Dall’incrocio dei dati delle due liste avrai un corportamento tipo di quello ce i markettari chiamano il tuo buyer persona.
Ok. Ti starai domandando a questo punto cosa potrebbero pensare di te queste 20 persone visto che LinkedIn sicuramente provvederà a segnalare che hai visitato il loro profilo. Sai che ti dico? E chi se ne frega. Meglio. se sono già tuoi clienti questa sarà l’occasione perchè si ricordino di te, si sa mai che gli venga in mente che hanno ancora bisogno dei tuoi servizi/prodotti.
Spesso le persone sono pigre e prese così tanto dalla propria routine lavorativa che pur sapendo di avere un esigenza, quindi la necessità di ricontattare un fornitore, procrastinano la cosa spesso all’infinito giusto perchè gli manca quel piccolo imput che potrebbe giusto essere rappresentato dalla notifica della tua visita al loro profilo.
Se poi non sono tuoi clienti e probabilmente manco ti conoscono, bè direi che è un inizio per farsi conoscere. La curiosità ha spesso inaspettati poteri. sfido chiunque a sostenere che in vita propria non è andato a sbirciare sul profilo di una persona che linkedin ci aveva segnalato aver visitato il nostro. Non farne uno strumento di marketing ma sappi che non tutte le cose sono fatte per nuocere.
Seconda domanda: Quali domande maggiormente si pone? Quali sono gli argomenti che comunemente ricerca di più sul web (in google)?
Conoscere e analizzare quali sono le domande inerenti al tuo settore più frequentemente poste in Google dal tuo pubblico di riferimento è uno dei primi passi da compiere non solo prima di aprire il profilo LinkedIn ma prima di compiere qualsiasi passo sul web (apertura sito, blog, fanpage Facebook). E mi verrebbe da dire che sono questioni che è bene porsi anche prima di aprire una qualsiasi attività.
Per spiegarmi. Considera le domande poste sul web come fossero le vie di passaggio della tua città. Comprendere quali strade percorre il tuo possibile cliente è oggi giorno indispensabile per decidere dove aprire il tuo negozio (virtuale). Se poi oltre a cercar di capire che strada fa il tuo cliente mentre passeggia riesci anche, dopo un attenta analisi, a comprendere quali di queste vie sono maggiormente trafficate, bè direi che hai scoperto dove esattamente dovrai alzare la saracinesca del tuo profilo linkedIn, del tuo sito, del tuo blog e della tua fanpage.
E sai nel fantastico mondo di LinkedIn che cosa rappresenta quella vetrina che se ben allestita serve ad attirare il tuo pubblico?
Nell’ordine: la tua intestazione e la tua foto, il tuo riepilogo e dulcis in fundo le tue esperienze, come le scrivi e poi via via l’inserimento di progetti (tramite l’uso di slideshare), segnalazioni etc.
Terza domanda: il linguaggio. Quali termini utilizza normalmente per cercare le risposte che gli servono?
Nella mia esperienza lavorativa, che definirei settorialmente “multietnica”, ho imparato una cosa: la percezione che noi stessi (non importa se professionisti, commercianti o imprenditori ) abbiamo dei nostri prodotti, dei nostri servizi, della nostra professionalità o della nostra azienda è spesso diversa da quella che hanno i nostri clienti o potenziali tali.
Capisci anche tu che questo spesso è un problema. E’ un po’ come ritrovarsi in un mercato in un paese straniero, stare dietro la nostra bancarella e tentar di vendere parlando una lingua diversa rispetto a chi ci scorre davanti.
Ti faccio un esempio, se io devo montare i mobili appena comprati all’Ikea e ho bisogno di una benedetta brugola prima che mia moglie decida di insultarmi e tu, che dovresti venderla, ti ostini a chiamarla “chiave maschio”. Bè, non solo sarai la causa del mio divorzio ma inoltre qualche problemino a farti trovare e a vendermela ce l’avrai. Non ti pare?!
Quarta domanda: Quale soluzioni puoi offrire tu per risolvere i suoi problemi?
A volte mi accorgo che le cose più scontate, i punti che dovremmo fare nostri, i cardini dai quali non muoverci o vengono dimenticati o vengono ignorati. Quante volte hai sentito il principio della domanda e dell’offerta riferito al mercato? Un miliardo di volte? Credo non ci sia nessuno sopra i 5 anni che non lo conosca. Ecco. Però mi sa che molti si sono dimenticati di fare attenzione a quelle due paroline. Quasi che il sentirsele continuamente ripetere abbia fatto dimenticare loro il primo significato. Ma secondo te perchè hanno usato il concetto di domanda? E casuale? Io direi proprio di no. E qual’è quindi il miglior modo di render felice come un bimbo una persona che ti fa una domanda? Forse quello di dargli una risposta?.
Cerca le domande dei tuoi clienti e poi prepara accuratamente la miglior risposta. Una risposta possibilmente curata, pertinente, esauriente e mi raccomando, visto che ci sei, che sia il più originale possibile. Più risposte riuscirai a dare maggiore sarà la possibilità di diventare il fornitore, il professionista preferito. Quello a cui, come un bimbo sotto Natale, spedire la propria letterina dei desideri. Insomma il loro Mr Wolf.
Per quanto riguarda il resto, quindi come compilare e cosa preparare per farlo correttamente ho già scritto capolavori di letteratura (sto giusto attendendo il Nobel).
Voglio però solo farti una raccomandazione. Quando scrivi, non importa che sia il tuo riepilogo in LinkedIn o il tuo ultimo post sul tuo blog, devi assolutamente non dimenticarti di fare una cosa: metterci cuore.
Le persone scelgono persone prima che prodotti.
Come di consueto Ti lascio infine i link degli articoli delle settimane precedenti di #LinkedInCaffè e del mio ebook dove puoi trovare alcuni tricks per migliorare l’uso del tuo profilo LinkedIn.
- LinkedIn Dress Code: come entrare nel salotto buono
- 5 ingredienti per scrivere un profilo LinkedIn che lasci il segno
- Catturare, rapire e ingolosire il nostro pubblico usando il nostro percorso professionale in LinkedIn
- LinkedIn e Bloggin: che c’azzecca?
- Come ampliare la propri rete di contatti in LinkedIn
- I Gruppi di LinkedIn
- Come fare Comment Marketing
- Come trovare e leggere le statistiche del tuo profilo
- Come creare un’intestazione LinkedIn efficace
- Perchè chiedere un Endorsement in LinkedIn fa bene alla reputazione
- Pagina Aziendale LinkedIn: l’avamposto per la tua strategia web
- Tag LinkedIn: come utilizzarli per fare lead generation
- Calendario Attività LinkedIn: come organizzare la tua presenza sulla piattaforma
- Come e perchè scegliere LinkedIn Ads per le tue campagne
- 35 errori da non fare in LinkedIn
- Come farsi trovare in LinkedIn
- Come LinkedIn salverà il ruolo del venditore
- LinkedIn e aziende: l’ importanza dei profili dei dipendenti.
- LinkedIn Pulse: opportunità o occasione mancata?
- 10 cose da fare su LinkedIn per fare incazzare un HR
- Conoscere come viene utilizzato LinkedIn in Italia per avvantaggiarsene
Ebook:
Fonte immagine : Unsplash.com
- Qual è il motivo per cui i clienti dovrebbero sceglierti? - 10 Maggio 2021
- Che cos’è la Sales Cadence e perché dovresti averne una. - 17 Febbraio 2020
- Hashtag in LinkedIn: come utilizzarli correttamente. - 24 Gennaio 2020