Alzi la mano chi di voi sfrutta appieno le potenzialità dei Gruppi LinkedIn! Lo so. In pochi.
E vi faccio una confessione: ho cominciato a sfruttare i Gruppi di LinkedIn appieno non da molto.
E sapete che vi dico? Quanto tempo ho buttato via prima di accorgermi che LinkedIn non è solo una piattaforma dove parcheggiare on line i curricula. Va bè. Fatto outing, messa a posto la coscienza, partiamo col vedere insieme un aspetto molto importane di questo social network: i gruppi Linkedin.
I Gruppi di LinkedIn sono il perfetto ambiente dove poter fare 3 cose: accrescere la propria formazione, fare networking di alta qualità e condividere i propri contenuti, farvi conoscere insomma.
I Gruppi di LinkedIn (qui il link alla guida ufficiale del social)sono l’ecosistema ideale per chiunque faccia della propria professionalità e reputazione la propria merce di scambio e, come vedremo, anche una grossa opportunità per le aziende sia che operino in mercati corporate che retail.
Ma andiamo per steps. Sei un professionista? Ecco cosa fare:
- scegliere i gruppi di LinkedIn giusti. Cercali inserendo le parole chiave riferite al tuo ambito lavorativo, ai tuoi interessi professionali. Ne troverai parecchi fidati. E si divideranno in 2 tipologie: aperti, dove chiunque puoi accedervi, partecipare alle discussioni e condividere i propri contenuti e quelli chiusi dove la vostra richiesta di adesione verrà filtrata da un moderatore che deciderà, con potere di “vita o di morte” di accettarvi o no, a sua completa discrezione.
- ascoltare. Ecco, il mio suggerimento appena entrate a far parte di un gruppo è appunto questo: ascoltate. Cercate di comprendere il livello delle discussioni. Il tono usato. Capire la tipologia di professionisti che ve ne fanno parte. E’ importante. E’ un po’ come chiedere permesso entrando in casa d’altri.
- partecipare, con costanza. Siate presenti. Buona regola del web è essere costanti. Dovete essere presenti sia nel partecipare che nel commentare le discussioni altrui prima che poi nel condividere i propri contenuti. Mi raccomando però: che siano contenuti pertinenti e di qualità. LinkediI non è Facebook.
- condividere i propri ma anche i contenuti degli altri. Ringraziare chi condivide i vostri. Rispondere, sempre con cortesia chi si è preso la briga di leggere ciò che avete scritto per poi commentarlo. Non importa che vi stia muovendo delle critiche, anche feroci. Ricordatevi che avete di fronte comunque una persona, un professionista che ha deciso di impegnare il proprio tempo per leggere qualcosa di vostro. Minimo che potete fare è usare cortesia ed educazione. Sempre.
- Se farete tutto questo nel modo opportuno starete allora facendo la cosa più importante sul web per un professionista: personal branding.
Rappresentate invece un’azienda?
Bene! Chi l’ha detto che è solo per i professionisti o comunque persone fisiche?! Anche un’ azienda può trarre vantaggio dai Gruppi di LinkedIn, per:
- Farsi conoscere
- Per il proprio employer branding
- Per fare cultura del prodotto
- Per fare marketing interno
Utilizzate i Gruppi di LinkedIn per capire cosa dicono di voi, per fare web listening. Se sarete abili a comprendere i feedback, i gruppi vi possono far fare un bel salto di qualità. Ecco quello che potete fare come azienda:
- creare un gruppo: sia che vogliate fare marketing di prodotto, interno o employer branding per attirare le figure professionali migliori del settore, il primo passo è appunto aprirne uno. Ma attenzione! Se partecipare ad un gruppo come “iscritto” richiede impegno e costanza, aprirne, gestirne moderarne uno ne richiede di più, molta di più. Anche qui il consiglio come sopra: prima di cogliere questa opportunità data dall’aprire un Gruppo in LinkedIn valutate attentamente il da farsi. Prima monitorate ciò che fanno i vostri concorrenti per esempio.
- avete deciso: volete aprirlo. Scegliete con molta cura il vostro moderatore. Chi dovrà gestire il Gruppo è necessario abbia doti precise. Dovrà non solo moderare, ma anche animare la community, alimentare in modo costruttivo le discussioni. Dovrà cogliere gli spunti e dovrà essere in grado di raccogliere i feedback che i suoi membri offriranno. Dovrà essere in grado di misurare i risultati identificando i KPI.
LinkedIn, come anche gli altri Social Network, per portare i migliori risultati va utilizzato in maniera strategica, pianificando, monitorando e misurandone i risultati;
per fare tutto ciò è consigliabile almeno in fase iniziale farsi affiancare da esperti in materia per stabilire una strategia adeguata al livello di impegno che si vorrà poi assumere.
Cosa ne pensi? Ti è stata utile questa breve presentazione dei Gruppi di LinkedIn e di ciò che possono fare per il proprio business? Lascia pure il tuo commento. Mi piacerebbe parlarne assieme
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Complimenti per l’articolo è sviluppato molto bene e semplice ma di un ottimo contenuto , da sconsigli molto utili e precisi
Grazie Ivan, prima di tutto per aver letto il mio post e poi per i complimenti: fanno sempre piacere.
Ottimo post! Continuo a sentire e leggere di persone troppo diffidenti o poco informate sulle reali potenzialità di Linkedin, forse per eccessiva diffidenza e più semplicemente per “ignoranza. Personalmente lo trovo perfetto per un uso professionale
Grazie Fabio. Concordo con te. Penso che il problema maggiore sia culturale. A parte gli addetti ai lavori, in Italia non è ancora diffusa l’abitudine a considerare i social, tutti e nessuno escluso, in ottica business qualsiasi esso sia. Siamo ahimè tutti figli di facebook e della filosofia del “spritz-socialnetwork”. Li vediamo come svago, come ricreazione tra gli impegni. E questo senza ombra di dubbio penalizza di più LinkedIn che tra tutti i social è quello meno “spritz” e più business.