“Non ho tempo!”, “La mia giornata è già piena di impegni”.
Di la verità. Quante volte te lo sei detto e ripetuto per giustificare il fatto che non riuscivi a dedicarti con la giusta costanza ad un’attività?
Non hai idea di quanto ti capisca. Non hai idea di quanto sappia esattamente cosa significhi quella frase. Non hai idea di quante volte il “Non ho tempo” è stato il mio alibi.
E di certo tutte quelle frasi sullo stile “Volere è potere” non è che aiutino un gran che, vero? Bastasse ripeterselo…
Oltretutto se poi parliamo di ambienti digitali, di social e di LinkedIn dove la differenza la fanno la costanza e la pazienza, doti che normalmente il buon Dio non è che ci abbia elargito in abbondanza.
Ma allora come fare? Come iniziare ad utilizzare Linkedin con costanza, in attività giornaliere che possano portarci a vedere i primi frutti? Semplice. Creando un’abitudine.
Non c’è nulla di meglio che riuscire ad innescare il meccanismo dell’abitudine, della routine per riuscire quasi senza accorgersene e quindi senza fatica ad arrivare a quei risultati che in partenza sembrano lontani se non irraggiungibili.
“A journey of a thousand miles begins with a single step” (Laozi)
E questo vale anche per LinkedIn
Chi ha fatto sport sa che la base per riuscire ad allenarsi da solo e raggiungere gli obiettivi è quella di crearsi un’abitudine che gli permetta, passo dopo passo, inserendo piano piano difficoltà gradienti, di raggiungere livelli di allenamento all’inizio impensabili.
Con Linkedin funziona esattamente allo stesso modo. Per riuscire ad ottenere risultati è necessario come dicevo avere costanza e pazienza che appunto presuppongo un minimo di dedizione quotidiana. Per fare questo occorre innescare, creare in noi quell’abitudine che come fosse un pilota automatico ci porti al risultato concreto.
Creare un’abitudine
In questi giorni mi sono imbattuto in un post (che ahimè non ricordo) che mi ha portato ad un video che ti consiglio di guardare. E’ un video di 4 anni fa, un TEDX di BJ Fogg dove viene spiegato come inserire, creare un’abitudine in noi. Abitudine che come un seme che germoglia pian piano cresce diventando una solida pianta a cui appoggiarsi.
Nel video Fogg illustra il processo passando attraverso 3 semplici fasi che ti voglio illustrare.
1 – Pensa in piccolo
Devi esattamente fare l’opposto di ciò che il tuo entusiasmo iniziale ti porterebbe a fare: evita di cominciare a tutta.
Esci dal corso LinkedIn carico come una molla, hai tutte le informazioni che ti servono. Il tuo profilo è lustro e lucido come non lo è stato mai. Quindi che fai? Utilizzando la metafora della corsa, ti infili le scarpette da running appena comprate e ti spari 10 km? A patto che tu ci riesca senza morire sul ciglio della strada, dubito che riuscirai ad alzarti dal letto il giorno dopo. Facendo così sarà inevitabile che si rafforzi l’idea che non è cosa per te.
Pensa invece in piccolo. Primo giorno: 5 minuti di corsa e poi a casa anche se pensi di poterne fare di più. Con LinkedIn? 5 minuti dedicati a curiosare alla ricerca di gruppi interessanti, per esempio. O dedicandoli alla ricerca di potenziali clienti in target. Ma solo 5 minuti. Non uno di più! Parlo seriamente.
2 – Trova una solida ancora in te stesso
Collega la tua nuova abitudine (utilizzare LinkedIn per 5 minuti) ad una tua vecchia e consolidata abitudine. Ti faccio un esempio. Io appena sveglio faccio sempre le stesse cose da anni. Mi alzo, doccia, scendo in cucina, mi preparo un toast, un tea e poi mi pelo una mela. L’affettare la mela è diventato una sorta di mantra, di rito mattutino imprescindibile. Potrei quasi azzardarmi a dire che mi rilassa. Non so perché. Anche quando per lavoro sono fuori casa e mi tocca dormire in albergo, a costo di minacciare di morte il cameriere voglio finire la colazione pelandomi e gustandomi la mia mela. Ecco! Voglio inserire una nuova abitudine come i 5 minuti di LinkedIn al giorno di cui ti parlavo prima? Li metto li. Mentre mi gusto la mia mela golden. E’ sufficiente che all’interno della giornata tu identifichi questo tipo di abitudini in te radicate e ci attacchi questi benedetti 5 minuti di attività su LinkedIn.
3 – Festeggia ogni successo
Dopo ogni volta che hai portato a termine la tua “micro-missione” (parlo dei 5 minuti dedicati a LinkedIn, non dei 10 km di corsa. Che pensavi?!) premiati. Calma! Non sto parlando di trangugiarti per forza un Ferrero Rocher. Parlo di semplici gesti come dire a te stesso frasi del tipo “Bene! Ottimo Mirko. Avanti così”. Oddio! Forse il Ferrero Rocher funziona meglio ma così ad occhio potrebbe avere risvolti non proprio tutti positivi.
Io per esempio ripeto quella frase ogni volta che finisco di correre. Ogni santissima volta. Sembra una cazzata auto-motivazionale ma credimi, funziona!
Una volta che questa piccola azione si è trasformata in abitudine ti renderai conto da solo che sarai in grado di aggiungere “minutaggio” al tuo allenamento quotidiano.
Prova e tra un mesetto dimmi come ti sei trovato. 30 giorni saranno sufficienti per radicare la nuova abitudine.
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Ciao Mirko,
ottimo post. Io sto provando ad utilizzare LinkedIn per scrivere articoli, ma mi manca la costanza. Proverò a seguire il tuo consiglio.
Buon lavoro.