Apro il mio account e seguendo le indicazioni di Linkedin prendo il mio curriculum e pezzo per pezzo, facendo più o meno copia in colla, completo il mio profilo professionale. Che ci vuole?! Direte voi.
In effetti questo è quello che fanno tutti o quasi. Per quale motivo dovrei fare diversamente? Semplicemente perchè non è il modo migliore.
L’argomento però è tanto complesso quanto apparentemente possa sembrare semplice. Non vi sto dicendo che riprodurre il vostro C.V. in LinkedIn sia un errore. Però qui, in #LinkedInCaffè, durante la nostra chiacchierata del giovedì mi piacerebbe guardare le cose da un punto di vista non convenzionale. Un punto di vista che permetta a voi, a me di ottenere spunti e riflessioni che permetta l’utilizzo di questo social network non da comparse ma da attori protagonisti. Quelli che finiscono nei titoli di testa, nei trailers.
Parola d’ordine: distinguerci
Quindi, perché invece non fare da subito del nostro profilo professionale un elemento che catturi il nostro interlocutore. Un elemento che ci faccia spiccare, che ci distingua?
Per prima cosa vi voglio dare un consiglio pratico: prendete il vostro cv in formato pdf, che sicuramente avete da qualche parte nel vostro pc, stampatelo e tenetelo li, sulla scrivania a fianco a voi. Ora aprite Linkedin, andate sulla schermata del vostro profilo. Tenete la schermata aperta. Li, a portata di mano. Vi servirà come guida. Tanto per ricordarvi la sua struttura. Nulla più per il momento.
Come fare
Ora prendete un bel foglio word. Lavoreremo su questo. Una volta completato, ma solo allora, andremo ad inserirlo in LinkedIn. Fino a quel momento non scrivete un solo rigo sul web. E’ importante. Non abbiate fretta. “Keep Calm and write in word”
Leggete il vostro curriculum, partendo dalle esperienze lavorative più lontane fino ad avvicinarsi a quelle più recenti. Per ognuna di esse cominciate a “buttar giù” alcune righe. Andate a braccio. Non preoccupatevi per ora del fatto che dovrete compilare un profilo LinkedIn. Per aiutarvi in questa tenete presenti questi punti. Vi serviranno per non perdere il focus. Per il resto date spazio alle emozioni, all’estro che è in ognuno di noi che troppo spesso resta schiacciato dal formalismo ;).
- Prima punto: domandatevi se quell’ esperienza lavorativa del vostro cv è attinente e utile alla costruzione del vostro personal brand. E’ pertinente con quello che fate ora e per quello che vorreste che i clienti vi cercassero? (ricordate quanto vi dicevo le settimane scorse riguardo alla pertinenza delle esperienze lavorative e degli skills da inserire?). Daremo, nella stesura del nostro profilo, più spazio a quelle maggiormente pertinente al chi siamo oggi e chiaramente meno al resto. Senza mentire ovviamente.
- Secondo punto: recuperare presentazioni, testi, pubblicazioni risalenti a quel periodo. Se ne avete riguardateli. Se necessario riscrivetene le parti che non vi piacciono o non vi appartengono più. Il tempo passa e può capitare che non vi riconosciate per esempio nel linguaggio usato un tempo. LinkedIn ci da la “grossa” possibilità di arricchire ogni singola esperienza lavorativa facendoci inserire video, immagini, documenti e presentazioni. Per quale motivo non sfruttarla? Per pigrizia. Se no per cos’altro. Faccio un esempio: se avete un documento in pdf, aprite un account in slideshare.com (5 minuti di tempo. E’ semplicissimo), caricate il file e linkate il documento al vostro profilo. Sarà più semplice per il vostro pubblico leggerlo e in più si indicizzerà grazie al seo interno della piattaforma. Vi sembra poco? (foto)
- Terzo punto: fate mente locale, quasi fosse un viaggio nel tempo(Tranquilli non sono matto. Tutto avrà un senso. Non preoccupatevi. Fidatevi invece). Rispondete a questa domanda: che tipo di ricordi, esperienze professionali, posso raccontare di quel periodo? Scrivetele. Non importa come. Non tralasciate soprattutto l’aspetto emotivo. Questo vi servirà poi per richiamare e trasferire nella descrizione di quell’esperienza lavorativa lo stesso pathos, entusiasmo che ha caratterizzato quel pezzo della vostra carriera.
Coinvolgere, rapire
E qui veniamo al nocciolo della questione di oggi: come colpire il mio pubblico, come rendere il mio profilo, la mia carriera professionale piacevole da leggere, coinvolgente. Si! Ho usato proprio questi due aggettivi: piacevole e coinvolgente. E non a caso.
Sta esattamene qui il “trucco”: trasformare un asettico curriculum vitae in un racconto che parli di voi, delle vostre competenze. Un racconto che oltre a dire cosa avete fatto e che tipo di ruoli e responsabilità avevate all’interno di quella e quest’altra azienda (fondamentale ovviamente), sia in grado di far comprendere a chi sta impiegando il proprio tempo per leggere il vostro profilo, che tipo di passione vi caratterizza. Che tipo e che livello di entusiasmo c’era in voi quando ricoprivate quello specifico ruolo.
Non credete che questo tipo di linguaggio, questo tipo di profilo non possa fare la differenza sia che voi usiate LinkedIn per cercare lavoro, migliorare la vostra posizione lavorativa o ricercare nuovi leads e nuove opportunità di business?
Quando parleremo di come scrivere un post parleremo di Storytelling. Ecco!. Cominciate da qui, dal vostro profilo a fare storytelling, ad usare la narrazione di storie per rapire il vostro pubblico e vendere, si, vendere voi stessi.
Tirare le fila
Fatto questo lavoro preliminare rileggetelo e rivedetelo quante volte necessario fino a che non vi soddisfi pienamente. Adesso non dovrete far altro che, senza stravolgerlo e soprattutto senza perderne la carica emotiva, sintetizzarlo per farne un profilo da LinkedIn. Farete la differenza.
Prossima settimana cominceremo ad affrontare il perché è necessario fare blogging, creare e condividere contenuti. Soprattutto ora che LinkedIn ci da la possibilità di farlo direttamente sulla sua piattaforma. Perché non approfittarne, dico io?!
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