Farsi trovare in LinkedIn da potenziali clienti è sicuramente il secondo problema da affrontare dopo aver risolto quello di avere un profilo completo, ben scritto e che sia “cool”.
Nel post di oggi di LinkedInCaffè vorrei darti alcuni suggerimenti pratici per aiutarti a risolvere questo problemuccio da nulla.
Perché va bene strutturare correttamente il profilo, scrive in modo accurato e accattivante il Riepilogo e la propria carriera professionale. Va bene adottare tutte le migliori strategie dell’inbound marketing applicate a LinkedIn frequentando e partecipando alle discussioni dei gruppi ma un paio di dritte di come farsi trovare in LinkedIn e aiutare i tuoi potenziali clienti a trovare il tuo magnifico profilo al termine della ricerca male non fanno.
Tieni presente che il “fattore” ricerca tramite motore interno diviene per te tanto più determinate quanto meno la tua attività di comunicazione si basi sulla produzione diretta di contenuti, che sia fatta direttamente sul tuo media proprietario (il tuo blog) e poi postata che invece direttamente in LinkedIn, per chi ha attiva tale modalità.
Cominciamo col ricordare questo: escludendo che l’utente LinkedIn sia un alieno dobbiamo necessariamente pensare che utilizzerà lo strumento di ricerca interno al social esattamente con la stessa logica con la quale utilizza il monarca assoluto delle ricerche online: sua Maestà Google.
Quindi, perché non avvalerci dello caro e gratuito strumento per la ricerca di parole chiave di Google ? E’ li, bello, facile da usare e persino come dicevo gratuito. Mi sembra quasi fargli un torto non utilizzarlo per aiutarci anche in questo compito. 😉
Tranquillo, non ti sto chiedendo di fare un analisi delle parole chiave. Ma semplicemente capire come il mondo la fuori (o qui dentro se stai fissando lo schermo) cerca una figura professionale come la tua. Tutto qui. Niente di più niente di meno.
Entri in Keyword Planner di Google ci “sbatti dentro” anche sommariamente la qualifica professionale o anche l’area di competenza et voilà, non ti resta che osservare quali suggerimenti (parole chiave) quel diavolaccio di Google ti restituisce.
Questo strumento è molto utile per tutte quelle figure professionali (come la mia per esempio) che vengono ricercate non tanto per le caratteristiche professionali, ma più che altro per il nome di servizi o prodotti che trattano. E’ importante comprenderlo.
Ti faccio un esempio. Se di professione sono un freelance specializzato nella realizzazione di siti web è difficile che mi cerchino utilizzando chiavi di ricerca tipo “web designer”. Sarà invece più semplice che cerchino “realizzazione siti web”. Tienine conto. A volte essere meno creativi e più diretti, per così dire “terra a terra” paga molto di più.
Una volta che avete fatto la vostra ricerca su Keyword Planner di Google dovete “sgrezzare” i risultati e contestualizzarli. Prendete le 3 o 4 parole chiave ottenute e immettetele in LinkedIn. Osservate il tipo di profili che il motore interno vi restituisce. Che caratteristiche hanno. Se vi ritrovate significa che siete sulla buona strada altrimenti rivedete e affinate la scelta.
Capito questo e trovato quel che fa per voi buona cosa sarebbe inserirla nella vostra intestazione e inserirla nel vostro riepilogo. Ma mi raccomando:
- Non siate ridondanti. Non inzuppate i vostri testi manco foste scrivendo un testo per Google credendo ancora che la keyword density sia un parametro valido. Oltre a non servire in linkedIn (come in Google) il vostro profilo risulterà stucchevole agli occhi di chi legge.
- Non inserite la descrizione della vostra qualifica nel nome sul vostro profilo. LinkedIn non ve lo impedirà ma sembrerete uno “Spam Ambassador” . No bello! No professionale! PS. “Spam Ambassador” non è male come nome, eh?! 😉
- Test Test Test. Queste 3 parole stanno alla base di ogni strategia di comunicazione. Quindi periodicamente controllate nelle statistiche di chi vi cerca come venite trovati. Come giungono a voi. In base a quei risultati capirete se siete sulla buona strada o se è meglio cambiare qualcosa.
Ora però voglio sentire cosa pensi di questo modo di utilizzare uno strumento Google per affinare il profilo LinkedIn.
Ricorda: i commenti sotto sono li per quello 😉
Come di consueto Ti lascio infine i link degli articoli delle settimane precedenti di #LinkedInCaffè e del mio ebook dove puoi trovare alcuni tricks per migliorare l’uso del tuo profilo LinkedIn.
- LinkedIn Dress Code: come entrare nel salotto buono
- 5 ingredienti per scrivere un profilo LinkedIn che lasci il segno
- Catturare, rapire e ingolosire il nostro pubblico usando il nostro percorso professionale in LinkedIn
- LinkedIn e Bloggin: che c’azzecca?
- Come ampliare la propri rete di contatti in LinkedIn
- I Gruppi di LinkedIn
- Come fare Comment Marketing
- Come trovare e leggere le statistiche del tuo profilo
- Come creare un’intestazione LinkedIn efficace
- Perchè chiedere un Endorsement in LinkedIn fa bene alla reputazione
- Pagina Aziendale LinkedIn: l’avamposto per la tua strategia web
- Tag LinkedIn: come utilizzarli per fare lead generation
- Calendario Attività LinkedIn: come organizzare la tua presenza sulla piattaforma
- Come e perchè scegliere LinkedIn Ads per le tue campagne
- 35 errori da non fare in LinkedIn
Ebook:
Fonte Immagine: I Love Creativity.it
- Qual è il motivo per cui i clienti dovrebbero sceglierti? - 10 Maggio 2021
- Che cos’è la Sales Cadence e perché dovresti averne una. - 17 Febbraio 2020
- Hashtag in LinkedIn: come utilizzarli correttamente. - 24 Gennaio 2020
Ciao ti leggo sempre molto volentieri, in merito all’articolo sopra volevo capire: ho fatto una ricerca sul mio profilo linkedin e nonostante nell’intestazione abbia messo comunicazione, con le parole comunicazione bologna, non ci sono e vedo colleghe che nella loro intestazione non hanno la parola comunicazione, puoi spiegarmi perché? Grazie
Ciao Dora, come hai visto (ti arriverà la notifica) ho dato un’occhiata al tuo profilo per capire. In realtà non vedo errori. Il motore di ricerca di LinkedIn tiene conto sia dell’Intestazione, del Ruolo aziendale e del Riepilogo. Quindi mi sembra molto strano. C’è da dire che nulla è perfetto e LinkedIn non è in questo esente. L’unica cosa che ho notato che Markeing e Pbblicità li rstituisce come risultati per la parole “Comunicazio(E)”. Nel tuo caso avendo messo Pubbliche Relazioni e Cominicazion(I)”, ti restituisce come risultato per la chiave di ricerca Comunicazion(I). Si lo so. cosa stai pensando. E concordo con te. Pignoletto sto LinkedIn 😉
Ciao,
sto leggendo i tuoi post sulle strategie da adottare su Linkedin uno dietro l’altro. Grazie mille per tutti i suggerimenti. L’idea di utilizzare lo strumento di ricerca parole chiavi di Google per migliorare le ricerche del proprio profilo è geniale. A presto!
Grazie Mattia