Ad oggi sono oltre 15 mesi che Pulse ha fatto la sua comparsa su LinkedIn (almeno in Italia)
Per chi non lo sapesse ancora con Pulse ognuno di noi iscritto a Linkedin ha la possibilità di pubblicare long post proprio come in un blog personale.
Dopo 15 mesi di sperimentazione e oltre 80 post scritti sulla piattaforma ho deciso di raccontare il mio punto di vista e provare a dare qualche consiglio a chi ancora non l’avesse provata ma desidera cominciare a farlo.
Ti avverto. Non ho formule magiche (e chi le ha oggi giorno?) e come è accaduto per ogni altro post su Linkedin che ho scritto anche qui proverò a tradurre ciò che ho imparato in 15 mesi di utilizzo. 15 mesi costellati da esperimenti, molti errori da cui ho imparato, e qualche intuizione, ammetto, a volte frutto del caso (forse).
LinkedIn Pulse è stato un fortissimo volano per la mia visibilità. Mi ha permesso in questi 15 mesi di conoscere moltissime persone tra le quali ho trovato validi colleghi con cui collaborare, stimati professionisti con cui scambiare il proprio punto di vista e perchè no, clienti che mi hanno permesso di giustificare a mia moglie la mia assidua presenza sui social 😉
Oggi qui partirò dalle basi, forse potrò annoiare i “power user” della piattaforma anche se credo che uno scambio di opinioni sulle fondamenta che dovrebbero regolare l’attività in Pulse male non fa.
Cominciamo dall’inizio.
1 – Fatti un giro
In realtà questo è il più saggio consiglio che abbia mai ricevuto in vita mia, che vale per mille altri contesti e che quindi mi sento di darti. E’ buona cosa prima di cominciare ad utilizzare uno strumento (e in questo caso a “parlare”) capire come lo utilizza chi è un po’ più avvezzo alla piattaforma ed evidentemente ne sta traendo benefici.
In sintesi mi sento di dirti di fare attenzione a tre elementi:
- capire bene il tono di voce che contraddistingue questo ambiente social
- mettere subito in chiaro con te stesso a chi ti vuoi rivolgere
- capire che cosa può interessare a queste persone
Come farlo?
I gruppi in LinkedIn. Si, anche per cominciare ad utilizzare bene Pulse è necessario scegliere di frequentare i gruppi giusti, ascoltare e partecipare alle conversazioni. Se lo fai ti risparmierai un bel po’ di errori ed eviterai di perder tempo a percorrere strade che si riveleranno senza una via di uscita.
2 – Prepara un piano
Anche se non sono Hannibal Smith dell’ A-Team posso dirti che oltre ad adorare i piani ben riusciti questi ti permettono di:
- rimanere concentrato sul focus,
- non vivere alla giornata,
- risparmiare tempo e quindi denaro
La stesura di un piano editoriale è uno degli elementi alla base del successo di qualsiasi strategia. Non lo faccio mai ma qui mi sento di fare una marketta (per altro non retribuita) al libro di Alessio Beltrami “Come vendere con il Blog aziendale”. Dammi retta. Prima di avventurarti in Pulse leggilo. Anche se non hai intenzione di aprire un blog e vuoi solo cominciare ad utilizzare Pulse, in questo libro troverai tutto quello che ti serve.
3 – Rimani concentrato
Anche se i tuttologi forse vanno ancora di moda sulla tv di massa ti informo che nel business saranno oltre 10 anni che raccolgo molto poco. Quindi:
- scegli di cosa vuoi parlare. Poche idee ma chiare
- studia e approfondisci l’argomento. Sii verticale. Chi scrive su tutto difficile rimanga in testa alle persone.
- diventa un punto di riferimento per il tuo pubblico riguardo a quel determinato tema
- non avere paura di esprimere il tuo punto di vista. Se no tanto vale impiegare il tempo risparmiato a leggere il tuo post per farsi un giro a leggere la definizione dell’argomento su Wikipedia.
- sii te stesso. Le persone scelgono persone. Non devi necessariamente provare a piacere a tutti. Si te stesso, si cordiale, rispondi con cortesia alle critiche ma fregatene se ogni tanto qualcuno non la pensa come te. Ci sta.
In sostanza per citare Al Ries “sforzati di possedere una parola chiave nella mente del tuo pubblico” (a tal proposito ringrazio Alessandro Scuratti che in settimana mi ha ricordato questa frase).
Se riuscirai in questo, se riuscirai a far venire in mente il tuo nome ogni qualvolta le persone parleranno di quell’argomento o avranno bisogno di approfondirlo, bè, ecco, potrai cominciare a pensare di essere sulla buona strada. Po poi devi lavorare per rimanerci.
4 – Ricordati che il titolo vale metà del successo del post
Tieni presente cosa succede quando pubblichi. Tu clicchi su pulsante azzurro con scritto “Publish” e:
- LinkedIn manda una notifica a tutti i tuoi followers (non solo ai tuoi contatti)
- Il tuo follower o contatto vede il numerino rosso in alto a destra nel suo menù e incuriosito sbircia per vedere che succede di nuovo
- e indovina un po’ che cosa vede? La tua foto (mi raccomando sceglila bene) e il titolo del tuo post.
Che cosa ne ricavi da tutto questo? Che chi legge la notifica ha oltre alla tua foto un solo elemento per capire se ciò che hai scritto vale il suo tempo: il titolo del post.
Quindi a meno che tu non sia Seth Godin e quindi ogni cosa che pubblichi viene letta da schiere di lettori indipendentemente dal titolo ti voglio dare un consiglione: lavoraci, lavoraci, lavoraci su sto benedetto titolo.
In rete troverai decine di post da cui trarre informazioni utili su come scrivere un titolo che manco l’oracolo di Delfi potrebbe far meglio.
Ma se proprio vuoi che te ne citi qualcuno ecco. Ti passo questo post di Daniel Roth che altro non è che l’Executive Editor di Linkedin che qualcosina a riguardo di come si fa a utilizzare Pulse forse ne sa, o questo di Paul Shapiro. Qui troverai i risultati di una ricerca su oltre 3000 post scritti utilizzando Pulse.
5 – Usa le immagini per raccontare
Lo ammetto. E’ il mio punto debole. Dovrei usarne di più. E non mi riferisco all’immagine in evidenza che fa da cover al post.
E’ in dubbio che le immagini oltre ad essere processate 5/6000 volte più velocemente sono utili per rompere la monotonia visiva creata dai blocchi di testo. Quindi anche qui il consiglio è uno: prenditi del tempo per scegliere le immagini giuste da inserire.
6 – Lungo è meglio
Calma! Nessuna allusione. Parlo del post.
Finalmente ho trovato la prova a quanto empiricamente ho sempre notato: i post lunghi, con approfondimenti al popolo di LinkedIn piacciono di più. L’importante è ovviamente avere qualcosa di utile da dire. 😉
7 – Occhio a quando pubblichi
Anche qui tieni ben presente al contesto nel quale sei. Dallo studio che sopra citavo si evidenzia come Giovedì sia il miglior giorno per pubblicare in LinkedIn (non a caso l’ho scelto come giorno di pubblicazione per #LinkedInCaffè) seguito da domenica. Si, proprio domenica. Ammetto che anche io quando ho appreso il dato sono rimasto sorpreso.
Questi sono dati made in Usa. Prendili per buoni ma in ultima analisi conta esclusivamente come risponde il tuo pubblico. Quindi : test, test e ancora test.
Questi sono i miei 7 consigli frutto di “qualche” post scritto in Pulse e molti altri letti. Ora tocca a te provare ad utilizzare la piattaforma, trarre la tua ricetta e aiutarmi, confrontandoci, a migliorare la mia.
Come di consueto Ti lascio infine i link degli articoli delle settimane precedenti di #LinkedInCaffè (divisi per categorie) e del mio ebook dove puoi trovare alcuni tricks per migliorare l’uso del tuo profilo LinkedIn.
Ottimizzazione Profilo
- Ma a cosa diavolo serve LinkedIn?
- 4 domande da porsi prima di agire in LinkedIn (e non solo)
- Linkedin e la Coda Lunga: come Chris Anderson può aiutarti nella costruzione del profilo
- 5 ingredienti per scrivere un profilo LinkedIn che lasci il segno
- Come creare un’intestazione LinkedIn efficace
- Perchè chiedere un Endorsement in LinkedIn fa bene alla reputazione
- Catturare, rapire e ingolosire il nostro pubblico usando il nostro percorso professionale in LinkedIn
- Come trovare e leggere le statistiche del tuo profilo
- 35 errori da non fare in LinkedIn
- Come farsi trovare in LinkedIn
- Usi una di queste 10 “overused buzzword” per descriverti in Linkedin? Ecco che cosa rischi
- 20 (-1) LinkedIn Tips & Tricks per migliorare la tua presenza sul social
- Privacy LinkedIn: alcune cose da sapere per cavalcare la tigre.
- Come bloccare, segnalare o rimuovere un contatto in LinkedIn
- Perchè utilizzare Linkedin per fare Personal Branding?
- Fai il tagliando al tuo LinkedIn!
Pulse & Blogging in LinkedIn
- LinkedIn e Blogging: che c’azzecca?
- LinkedIn Pulse: opportunità o occasione mancata?
- LinkedIn Pulse: long post o preview?
- Linkedin Pulse: meglio l’uovo oggi o la gallina domani?
LinkedIn Strategy
- LinkedIn Dress Code: come entrare nel salotto buono
- Come ampliare la propri rete di contatti in LinkedIn
- Tag LinkedIn: come utilizzarli per fare lead generation
- Calendario Attività LinkedIn: come organizzare la tua presenza sulla piattaforma
- Come generare lead qualificati con LinkedIn in 6 mosse [case study]
- LinkedIn + Facebook Ads: sinergia perfetta
- Come far andar d’accordo LinkedIn con i tuoi impegni
- Che cosa è la funzione Altri profili consultati di LinkedIn e come trarne vantaggio
- LinkedIn Marketing Funnel | Quando e quali strumenti utilizzare per convertire i contatti in clienti
- Come controllare la comunicazione di sè in LinkedIn: i 5 assiomi
- LinkedIn e la Sindrome di Gollum (asimmetria informativa)
- 3 strumenti facili da utilizzare in LinkedIn per generare contatti.
- InMail LinkedIn: cosa sono e come utilizzarle strategicamente
- Come misurare la tua attività su LinkedIn
- LinkedIn Social Selling Index – come utilizzare i dati per migliorare la tua presenza sul social
Gruppi LinkedIn
- I Gruppi di LinkedIn
- Come fare Comment Marketing
- Gruppi LinkedIn: 3 strade per scegliere
- Tutto (o quasi) quello che devi sapere sui Gruppi di Linkedin
Speciale Recruitment
- 10 cose da fare su LinkedIn per fare incazzare un HR
- Conoscere come viene utilizzato LinkedIn in Italia per avvantaggiarsene
- LinkedIn vs Recruiters: ecco come lo utilizzano in Italia
- Speciale HR / HH: fare recruiting con Linkedin.
Company Page
- Pagina Aziendale LinkedIn: l’avamposto per la tua strategia web
- Come e perchè scegliere LinkedIn Ads per le tue campagne
- LinkedIn Company Page – 3 tricks che devi conoscere per migliorarne l’uso
- LinkedIn e aziende: l’ importanza dei profili dei dipendenti.
- Employer Branding con LinkedIn: costruire un’azienda di successo.
- LinkedIn Company Page – 3 cose da sapere
News & Varie
- Linkedin LookUp – cosa è e come utilizzarla
- Come LinkedIn salverà il ruolo del venditore
- LinkedIn acquisendo Bright mostra di voler aprirsi a tutto il mercato del lavoro: un Bene o un Male?
- Qual è il motivo per cui i clienti dovrebbero sceglierti? - 10 Maggio 2021
- Che cos’è la Sales Cadence e perché dovresti averne una. - 17 Febbraio 2020
- Hashtag in LinkedIn: come utilizzarli correttamente. - 24 Gennaio 2020
ciao Mirko!!
ottimo articolo davvero.. ascolta gentilmente ti volevo chiedere se pulse attualmente è attivabile anche in italiano.. ho letto altri post dove dicevano che era solo per la lingua inglese.. ed ora?
grazie mille in anticipo
daniele
Ciao Daniele, certamente. Ti è sufficiente passare alla lingua inglese. Aspettare che ti abilitino Pulse (può passare un’ora come una settimana). Scrivere il primo post su Pulse e poi puoi tornare all’Italiana. La funzione ti seguirà.
PS. Io ti consiglio comunque di rimanere sull’inglese come lingua perchè non solo Pulse, ma altri strumenti in italiano non sono disponibili.
Grazie dell’articolo, molto interessante (come peraltro tutto linkedincafe) . Permettimi una domanda da neofita… Dov’è Pulse? Uso Linkedin in inglese da sempre ma non lo trovo 🙁
In homepage, in testa al tuo newsfeed. Dove fai gli aggiornamenti di stato. Basta che clicchi su “Write an article”
Ciao Mirko, ho una domanda per te che potrebbe servire anche per molti altri utenti.
Come fare per abilitare o riabilitare Pulse?
LinkedIn spiega che per abilitare Pulse serve inserire “InShare widget” sul proprio sito Web (leggi: https://www.linkedin.com/help/linkedin/answer/8773/far-apparire-i-contenuti-in-pulse?lang=it).
Io ero abilitato, avevo 70 post ed ho il profilo in inglese da una vita. Durante l’estate mi hanno tolto la funzione forse perché non avevo inserito “Inshare widget” sul mio sito. Adesso l’ho fatto ma tutt’ora non mi hanno riabilitato.
Eppure i miei post non sono pubblicitari ed hanno centinaia di condivisioni.
Sai darmi un consiglio su cosa fare?
ciao, grazie. Simone
Ciao Simone, stai confondendo i due lati di Pulse. Quello a cui fa riferimento la nota è il Pulse inteso come aggregatore di notizie di grandi editori che appunto per averlo devono, oltre ad avere una serie di caratteristiche, anche inserire quell’elento a cui tu fai riferimento. Sinceramente non comprendo che cosa sia successo al tuo profilo. A mio avviso un bug momentaneo.
PS. Perdona il ritardo nella risposta ma qualcosa nelle notifiche di wordpress non ha funzionato e mi ero perso il tuo commento al post.