Ti è mai capitato di cambiare la città in cui vivevi o più semplicemente aver avuto voglia di cambiare ambiente per trovare e conoscere persone nuove? A me si e non poche volte.
Pensa che o per lavoro o per motivi personali negli ultimi 20 anni ho cambiato città ben 5 volte. E sai cosa facevo ogni volta? Cercavo dei luoghi, degli ambienti dove ero quasi certo di poter trovare persone con i miei stessi interessi o la mia stessa passione. Il perchè è semplice: argomenti o passioni in comune = più facilità di entrare in contatto o in sintonia con le persone.
In Linkedin è lo stesso. Ti sei trasferito in questa città digitale nuova iscrivendoti. Hai arredato per bene la tua nuova casa compilando un buon profilo. Ed ora non ti resta che cominciare a frequentare e conoscere le persone con i tuoi interessi che vi ci abitano. Ma prima devi trovare dove e quali luoghi frequentano. E sai come si chiamo questi luoghi dove poter incontrare persone, professionisti con le tue medesime passioni o i tuoi stessi interessi? Si chiamano Gruppi.
Dirti questo credo sia sufficiente a farti comprendere l‘importanza di questi luoghi digitali nati e sviluppatisi attorno a tematiche ben precise.
I Gruppi sono la differenza che passa tra il trovarti costantemente da solo a prendere un caffè seduto in un bar in una città che non conosci e il condividere due chiacchiere attorno ad un buon aperitivo in compagnia di persone che condividono le tue passioni, ti possono far conoscere la città, persone nuove e, una volta che hanno compreso che razza di professionista con gli attibuti che sei, sai cosa possono addirittura fare? Sia mai! Possono pure segnalarti ad amici in cerca di quelle soluzioni che tu per lavoro proponi. Vogliamo o no correre sto rischio? Che dici?
“Ok Mirko, mi hai convinto. Ma come faccio a sceglierli? Come faccio a trovare i giusti luoghi digitali, i Gruppi, frequentati dalle persone con le quali potrei instaurare un rapporto professionale proficuo?”
Ci sono 3 strategie che io metto in atto e che ti consiglio di seguire. Sono 3, differenti, che presuppongono obiettivi diversi ma tutte, ed ecco la bella notizia, percorribili contemporaneamente. L’una non necessariamente esclude le altre. Sta solo a te decidere quali e quante in base agli obiettivi che ti porrai e soprattutto al tempo che ci potrai dedicare.
Prima strategia: gli Influencers
Non c’è settore, grande o di nicchia dove non sia possibile individuare le persone in grado di influenzare il pensiero degli altri. Persone che col tempo, la competenza hanno costruito una reputazione tale da poter essere considerate dei punti di riferimento del settore.
Cosa devi fare? Individuarli, seguirli, osservare come si muovono in Linkedin e controllare a quali Gruppi sono iscritti.
Se le impostazioni che hanno settato sul proprio profilo lo permettono ti sarà abbastanza semplice sapere quali ambienti digitali frequentano in LinkedIn. Trovi l’elenco dei gruppi ai quali sono iscritti in una delle ultime sezione del loro profilo. Non dovrai far altro che annotarli, incrociare l’elenco con la loro attività in Linkedin per verificare in quali di questi gruppi sono maggiormente attivi (per controllare questi dati ti basterà cliccare sul pulsante blu a lato della foto profilo sull’icona a freccia e selezionare dal menù che ti apparirà la prima voce “Visualizza attività recenti”.)
Tieni presente che Linkedin da la possdibilità di iscriversi a 50 gruppi ma tendenzialmente ognuno di noi segue e frequenta al massimo 8/10 gruppi. Sapere quali sono diventa indispensabile per non buttar via tempo inutilmente.
Perchè seguire gli Influencers? Per tre motivi.
- Per Formarsi. Leggere il loro punto di vista comunque potrà aiutarti a crescere professionalmente
- Per Informarsi. Seguire ed iscriversi a Gruppi scelti da chi comunque nel settore un pochino di esperienza ce l’ha ti permetterà di accedere ad informazioni, news, punti di vista che probabilmente in altri luoghi arriverebbero dopo. Se questi benedetti influencers stanno li ci sarà pure un buon motivo!
- Per curare il tuo personal branding. Negli anni di frequentazioni del web mi sono accorto che ci sono persone che si sono costruite una solida reputazione professionale senza avere un blog e quindi senza scrivere nemmeno un post. Come ci sono riuscite? Sfruttando il comment marketing (oltre alla content curation naturalmente). Fanno emergere tutta la loro professionalità e competenza commentando ed portando valore alle discussioni nate attorno a post altrui. Capisci anche tu che riuscire a fare questo attorno ad un post di un influencers ti permette di avere una platea qualitativamente e quantitativamente migliore rispetto per esempio a quella che potresti avere postando a freddo un tuo post sulla bacheca di un gruppo.
Seconda strategia: i Target Group
Questa è esattamente la strada che suggerisco quando faccio formazione a professionisti con cui si riesce a definire nel dettaglio i nomi e cognomi di potenziali clienti.
E’ spesso la situazione che si riscontra nel B2B. Conosco il mio mercato, ho un elenco abbastanza preciso di aziende che vorrei avere in portafoglio, cerco chi tra i decision maker di tali aziende sono presenti e adotto lo stesso schema descritto sopra.Metodologia identica per obiettivi e finalità diverse.
Bè, dirti i perchè è buona cosa seguire e iscriversi ai gruppi frequentati dai tuoi potenziali clienti mi sembrerebbe quasi di offenderti. Ma correndo il rischio li elenco lo stesso 😉
- Per raccogliere quante più informazioni possibili ti permettano di ricavare ganci per entrare in contatto o addirittura chiedere loro di entrare nella tua rete. Una richiesta (sempre con messaggio che la accompagna, mi raccomando) fatta da una persona con la quale si è scambiato qualche battuta tra i commenti di un post sicuramente è più semplice che venga accettata. Questo tipo di attività permette, se ci si gioca bene le proprie carte, di partire con il piede giusto verso la costruzione di un solido rapporto professionale.
- Per fare Personal Branding. Lo dicevo poco fa: obiettivo di questa strategia è fare in modo che la tua reputazione arrivi prima della tua richiesta di contatto.
Terza strategia: gli Argomenti
Io personalmente seguo Gruppi che solo marginalmente hanno a che fare con il mio lavoro, dove probabilmente non troverò gli influencers del mio settore e dove non c’è traccia dei miei potenziali clienti. Perchè lo faccio? Ma soprattutto, perchè dovresti farlo? Perchè ci sono posti (luoghi digitali) che frequento e ti consiglio di frequentare, solo per informarmi, per prendere spunto, ispirazione, dove posso trovare punti di vista diversi perchè frequentati da professionisti che non fanno ciò che faccio io per vivere. Sto li solo per informarmi.
Queste sono le strade che io per primo seguo e che ti suggerisco di prendere. Se ne hai altre di diverse che segui o che semplicemente leggendo le miei ti sono venute in mente ti chiedo di raccontarle e descriverle qui sotto nei commenti.
Così ci possiamo fare una chiacchierata sopra, condivederla con tutti e veder di arricchirci reciprocamente.
Io vado matto per i brainstorming, oltre ai piani ben riusciti (quelli della mia generazione avranno riconosciuto la citazione. Per gli altri guardatevi la serie A-Team. E’ fantastica!).
Come di consueto Ti lascio infine i link degli articoli delle settimane precedenti di #LinkedInCaffè e del mio ebook dove puoi trovare alcuni tricks per migliorare l’uso del tuo profilo LinkedIn.
- LinkedIn Dress Code: come entrare nel salotto buono
- 5 ingredienti per scrivere un profilo LinkedIn che lasci il segno
- Catturare, rapire e ingolosire il nostro pubblico usando il nostro percorso professionale in LinkedIn
- LinkedIn e Bloggin: che c’azzecca?
- Come ampliare la propri rete di contatti in LinkedIn
- I Gruppi di LinkedIn
- Come fare Comment Marketing
- Come trovare e leggere le statistiche del tuo profilo
- Come creare un’intestazione LinkedIn efficace
- Perchè chiedere un Endorsement in LinkedIn fa bene alla reputazione
- Pagina Aziendale LinkedIn: l’avamposto per la tua strategia web
- Tag LinkedIn: come utilizzarli per fare lead generation
- Calendario Attività LinkedIn: come organizzare la tua presenza sulla piattaforma
- Come e perchè scegliere LinkedIn Ads per le tue campagne
- 35 errori da non fare in LinkedIn
- Come farsi trovare in LinkedIn
- Come LinkedIn salverà il ruolo del venditore
- LinkedIn e aziende: l’ importanza dei profili dei dipendenti.
- LinkedIn Pulse: opportunità o occasione mancata?
- 10 cose da fare su LinkedIn per fare incazzare un HR
- Conoscere come viene utilizzato LinkedIn in Italia per avvantaggiarsene
- 4 domande da porsi prima di agire in LinkedIn (e non solo)
- LinkedIn vs Recruiters: ecco come lo utilizzano in Italia
- LinkedIn Pulse: long post o preview?
- Linkedin e la Coda Lunga: come Chris Anderson può aiutarti nella costruzione del profilo
- LinkedIn acquisendo Bright mostra di voler aprirsi a tutto il mercato del lavoro: un Bene o un Male?
- Usi una di queste 10 “overused buzzword” per descriverti in Linkedin? Ecco che cosa rischi
- 20 (-1) LinkedIn Tips & Tricks per migliorare la tua presenza sul social
- Come generare lead qualificati con LinkedIn in 6 mosse [case study]
- Employer Branding con LinkedIn: costruire un’azienda di successo.
- Perchè utilizzare Linkedin per fare Personal Branding?
- Come controllare la comunicazione di sè in LinkedIn: i 5 assiomi
- LinkedIn e la Sindrome di Gollum (asimmetria informativa)
- 3 strumenti facili da utilizzare in LinkedIn per generare contatti.
- Come bloccare, segnalare o rimuovere un contatto in LinkedIn
- InMail LinkedIn: cosa sono e come utilizzarle strategicamente
- LinkedIn Marketing Funnel | Quando e quali strumenti utilizzare per convertire i contatti in clienti
- Privacy LinkedIn: alcune cose da sapere per cavalcare la tigre.
- Ma a cosa diavolo serve LinkedIn?
Ebook:
- Qual è il motivo per cui i clienti dovrebbero sceglierti? - 10 Maggio 2021
- Che cos’è la Sales Cadence e perché dovresti averne una. - 17 Febbraio 2020
- Hashtag in LinkedIn: come utilizzarli correttamente. - 24 Gennaio 2020