Più che un blog post questo vuole essere un invito: smettiamola di pensare a Linkedin come ad un curriculum da compilare e abbandonare on line.
Che Linkedin sia il social network di riferimento per i professionisti credo che oramai pochi non lo sappiano. Molti in Italia ci si approcciano però ancora solo per cercare lavoro in ottica B2B.
Smettiamola di considerarlo solo così. Ci perdiamo molte opportunità offerte da questa piattaforma e dagli strumenti che mette a disposizione. Non ultimo la lenta ma inesorabile trasformazione del profilo da curriculum on line a piattaforma adatta a fare blogging. Interessante a questo proposito un articolo di Riccardo Esposito che potete leggere qui riguardo a questa trasformazione in piattaforma per fare blogging.
Prima di cominciare a farvi notare alcune funzioni e darvi alcuni suggerimenti vorrei che cominciaste, se non lo avete già fatto, come a considerare voi stessi un brand sul quale fare awareness. Siccome oggi mi sento prodigo di consigli vi segnalo questo fantastico libro di Riccardo Scandellari che parla di come fare personal branding. Datemi retta: ogni professionista che fa della sua professionalità e competenze il “prodotto da vendere” dovrebbe leggerlo. Sul suo profilo Linkedin o sul suo blog (da seguire) trovate tutti gli estremi su come averlo).
Torniamo a noi.
Linkedin è il terzo social con la crescita più alta e il tasso di crescita del traffico verso i sii web aziendali è cresciuto notevolmente nell’ultimo anno. (dati Buffer)
1 – Linkedin porta 4 volte più traffico sul sito web di un professionista o azienda rispetto a Facebook o Twitter.
Secondo un indagine Buffer che ha preso in considerazione il traffico generato dai 3 social verso 60 siti web da 2 milioni di utenti, Linkedin è risultato essere il migliore con il 64% del traffico generato contro il 17% di Facebook e il 14% di Twitter. Parliamo di aziende prevalentemente o totalmente orientate ad un mercato B2B. Quindi non solo ottimizzare la propria pagina Linkedin diviene indispensabile ma diviene importante inserire il social all’interno della propria strategia di comunicazione, incentrata alla creazione di contenuti studiati per la piattaforma e la sua “popolazione”.
“Linkedin come ottimizzare un profilo FIG 1”
2 – Linkedin piattaforma migliore per la pubblicazione di notizie legate al vostro settore
6 utenti su 10, ammettono di essere interessati a notizie relative al proprio settore o ai propri interessi. Il vostro profilo è qui il luogo ideale dove trasmettere al vostro pubblico la vostra competenza in materia. Dove fare appunto brand awareness, dove ampliare il vostro bacino di conoscenze e generare lead.
“Linkedin come ottimizzare un profilo FIG 2”
Quando pubblicare contenuti?
3 – Evitare la sera, il tardo pomeriggio e i weekend.
Qui chiaramente non serve un genio per dare questo consiglio. Visto che ci troviamo in un contesto business è abbastanza scontato dirvi che il maggior flusso di visite e accessi avviene in orario ufficio. La maggior incidenza si ha quindi tra le 8 del mattino e le 16, dal lunedì al venerdì.
“Linkedin come ottimizzare un profilo FIG 1”
4 – Pubblica 20 contenuti al mese.
Si lo so già quello che stai pensando: non ho tempo di pubblicare ne tantomeno scrivere 20 post al mese. Me ne rendo conto. E’ la difficoltà di tutti fidati. Anche chi ti sta parlando ora, nonostante per mestiere conosca l’importanza del coltivare giorno dopo giorno la propria reputazione on line, a volte fa fatica ad organizzarsi e trovare il tempo necessario. Voglio che tu sappia però che secondo studi pubblicando 20 contenuti al mese riuscirai a raggiungere circa il 60% della tua audience. Una volta al giorno per 5 giorni alla settimana. Ti garantisco che alla lunga premia, e molto.
5 – Hai una azienda? Sappi che i tuoi dipendenti sono statisticamente i tuoi migliori followers.
Non trascurare questo fatto. Loro sono la tua più grande cassa di risonanza. Il tuo megafono amplificato. Non fare l’errore, come vedo spesso fare in molte aziende di proibire l’accesso ai social in azienda. Incentivalo, monitoralo, se vuoi disciplinalo ma guai a te se non sfrutti questo aspetto.
I dipendenti sono il 70% più disposti a commentare e condividere gli aggiornamenti aziendali rispetto a qualsiasi altro utente. E sai cosa implica questo? Far “vedere” i tuoi contenuti ai loro followers. Ti sembra poco? Fai due conti. Seguimi in questo giochino. Prendi il numero dei tuoi dipendenti. Anzi abbiamo detto il 70% di loro. Moltiplicalo per 100 (il numero medio di contatti pro utente). Ecco! Il 20% di questo totale corrisponde al numero di utenti che sono venuti a conoscenza dei tuoi contenuti, dei tuoi prodotti, del to brand generando inevitabilmente ulteriore traffico verso il tuo sito aziendale.
La mia mamma dice sempre: domandare è lecito rispondere è cortesia e per giunta non costa nulla. Ecco. Fallo anche tu con i tuoi dipendenti. Trova il modo e la orma più adatta e poi fallo. Stimolali a condividere, commentare i contenuti. Servirà loro a sentirsi parte dell’azienda e servirà a te far crescere la tua brand reputation.
Cosa te ne sembra? Mi piacerebbe ora conoscere la tua opinione, le tue obiezioni . Lascia qui sotto un commento in modo da poterne parlare insieme.
Linkedin come ottimizzare un profilo
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Ho letto il vostro articolo con molto interesse…vi seguirò sicuramente…
Ciao Maria Luisa, diamoci del tu se per te non è un problema.Ti ringrazio del complimento ma soprattutto di aver impiegato del tempo per leggere un mio post. A presto e non lesinare commenti ma soprattutto critiche. Solo con quelle si cresce.