Che “c’azzeccano” LinkedIn e il Blogging, ti starai chiedendo.
Semplice! Per ben due motivi ho deciso di affrontare in questo spazio l’argomento:
- Perchè nel social media marketing è impossibile considerare un singolo strumento, social che sia, come un’ isola indipendente dal resto. Quindi qualche volta sarà “per forza” necessario accennare e introdurre altri strumenti in #LinkedInCaffè. Considerali degli “ospiti” graditi. Oggi tocca al blog. O meglio al blogging.
- Perché LinkedIn è [anche] un blog. Della funzionalità che ha introdotto da qualche mese ne ho già parlato le settimane passate. Se mi leggi in LinkedIn la vedi utilizzare dal sottoscritto tutte le settimane in #LinkedInCaffè e in #Facebook4Pmi, le due rubriche che tengo. E’ stata una scelta editoriale ben precisa. Ho “sacrificato” traffico al mio sito (chissenefrega!) perché ho voluto espressamente calarmi all’interno di LinkedIn.
Come hai già visto il taglio che ho dato a questa rubrica è chiaro: LinkedIn come media per fare del personal branding. E’ perfetto in questo. Risolve a monte un sacco di problemi e inutili malintesi: è un social network nato e fatto per instaurare rapporti lavorativi. Non c’è persona che iscrivendosi non lo sappia. Qui si gioca a carte scoperte. Niente trucchi.
Ma per la costruzione del nostro brand abbiamo bisogno di condividere contenuti, degli altri anche ma soprattutto nostri. Altrimenti come potremmo far emergere le nostre inclinazioni professionali le nostre competenze? Quindi necessariamente dobbiamo imparare a fare blogging.
Preciso subito un aspetto. La funzionalità blog di LinkedIn descritta non ci esime dal dotarci, almeno per chi vuole curare tout court il proprio brand personale dal dotarsi di uno strumento fondamentale per far sentire la propria voce: il blog.
Ma per ora affrontiamo e risolviamo 3 punti che stanno a monte:
- perché è necessario fare blogging,
- come organizzarsi per farlo correttamente e proficuamente
- come scegliere gli argomenti da affrontare e le informazioni per svilupparli.
Il post di oggi servirà più che altro da introduzione al blogging. Tanto per risolvere alcuni dubbi e pregiudizi di base e farvi venire voglia di cominciare a farlo in LinkedIn o di aprirlo addirittura. Nelle settimane successive andremo, se ti interesserà, ad approfondire punto per punto.
Perché è necessario fare blogging
La prima risposta che mi viene in mente, la più scontata è questa: perché è lo strumento migliore per far sentire la tua voce. Far comprendere chi sei, cosa sei professionalmente cosa sei in grado di fare per risolvere problemi di chi ti legge. Insomma, che spessore ha il tuo brand personale. Ha tal proposito ho scritto un post su quanto il blog possa essere lo specchio di una parte di noi. Se ti va leggilo. Poi mi dirai che ne pensi.
Veniamo a risolvere il primo dubbio che a questo punto, o forse già da un po’, ti frulla in testa.
Ma ci sarà qualcuno che vorrà leggere ciò che scrivo? Non ci crederai ma la risposta è SI. E per argomentare la mia risposta, che ammetto più sintetica non poteva essere, ti voglio consigliare un testo. Brendon Burchard – “Ricco non per caso” .
Sintetizzando pensiero dell’autore nel libro troverai questi tre temi trattati:
- Ciò che sai fare, le tue competenze sono più importanti ed hanno un valore maggiore di quel che pensi. Secondo il principio delle “competenze accidentali” li fuori c’è un pubblico che aspetta te. Parlo davvero. Non è una frase ad effetto tratta dal film di Tom Cruise “Magnolia”.
- Il modo migliore per fare la differenza, per essere la “mucca viola” alla Seth Godin (tanto per non farci mancare l’ennesima citazione) è utilizzare le tue competenze per aiutare il tuo pubblico a risolvere i loro problemi. Ogni competenza ha la sua nicchia di pubblico che aspetta.
- Condividendo la pratica e le tue competenze ne guadagnerai tu stesso. Non solo in termini economici ma soprattutto nell’accrescimento delle tue competenze. Solo “uscendo” di casa si possono fare incontri che accrescono il nostro io professionale. I libri non bastano. E anche se bastassero se non esci chi ti suggerisce i titoli?!
Come organizzarti.
Ecco il secondo dubbio: non ho tempo! Dove lo trovo? Risposta: tutte scuse! Organizzati. A costo di risultarti “simpatico come un gatto con le unghie conficcate sulla tua schiena ti dico quello ce penso senza tropi giri di parole: Il “non ho tempo” ho sempre pensato fosse solo un limite mentale. Una scusa. La mia esperienza mi ha insegnato che difficilmente una persona impiega ad esagerare il 60/65% delle proprie capacità produttive. Basta riorganizzare la propria giornata. Decidere un metodo e utilizzarlo. Alcuni consigli?
- Dotati degli strumenti più idonei per organizzare e raccogliere i contenuti e le fonti. Google Drive, Evernote sono solo i primi due che mi vengono in mente. Utilizza un aggregatore di feed Rss. Io uso Feedly. Fai una ricerca e selezioni le fonti più autorevoli nel tuo settore. Spesso, se sono influencers avranno il blog con la funzione RSS. Bene! Ti sarà sufficiente aggregarli tramite Feedly per esempio, per averli li tutti insieme ogni volta che lo apri. Non ti scapperà nulla. Davanti ad un buon caffè passa in rassegna gli articoli del giorno.
- Ritagliati il giusto tempo per fare le cose. Ti faccio un esempio che poco c’entra col lavoro ma serve per farti capire cosa intendo. Io giocavo a rugby. Lo sport ce l’ho dentro. Se non lo faccio sento che mi manca qualcosa. Quasi rendo meno sul lavoro e l’astinenza da sport, a detta di mia moglie, incide pure sul mio umore. Insomma, una malattia. Bene (si fa per dire). Ho deciso che avrei ripreso a fare qualcosa. Ok. Deciso! Running. Perfetto. Sorge un problema ora: quando diavolaccio lo faccio? Sono sposato, ho un lavoro che come a tutti porta via parecchie ore. Ma soprattutto ho 4 figli (17, 15, 4 anni e…10 mesi). Mica voglio portar via tempo a loro per andare a correre! Non ci penso nemmeno. Rifletto un attimo. Guardo la mia giornata. Ecco! Soluzione trovata! C’era una sola parte, una sola porzione della giornata che se impiegata per fare running non mi avrebbe portato via tempo al resto: prima che tutti si alzino. Si! La mattina presto. Morale: se vuoi una cosa trova energie e tempo per farla. Il resto sono solo chiacchiere. PS. Non ti sto suggerendo di alzarti alle 5 per scrivere sul tuo blog. Solo che ogni problema nasce con la soluzione. Bisogna solo trovarla.
- Piano editoriale. Fallo! Non è un accessorio. Qui trovi il mio articolo dove ne parlo approfonditamente. Può esserti utile.
Come scegliere gli argomenti e come reperirne i contenuti.
- Primo comandamento del marketing 3.0: ascolta il tuo pubblico. Segui i blog degli influencers del tuo settore. Non solo gli articoli chiaramente. Leggi anche i commenti, le domande che fanno i lettori.
- Fai una ricerca con gli strumenti di Google Adwords sulle chiavi di ricerca maggiormente utilizzate i rete. Scoprirai quali sono i temi e le risposte maggiormente cercate sul web. E se scopri le domande non c’è miglior cosa che preparare le risposte. Un po’ come a scuola. Quanto ognuno di noi avrebbe pagato per sapere in anticipo le domande dei compiti in classe?! Ecco. In rete è possibile conoscerle. Basta cercarle, prepararsi e scrivere una bella risposta completa ed esauriente e metterla a disposizione di tutti.
- Sicuramente durante la tua carriera ti sarai trovato più volte a rispondere alle stesse domande da parte dei tuoi clienti. Ecco. Sul web è pieno di persone con lo stesso problema che cercano la risposta. Perché non dargliela, dico io! Ma soprattutto, perchè non dovresti essere tu quello che gliela da.
Spero di averti fatto riflettere sull’importanza di fare blogging, di organizzarsi per poterlo fare correttamente.
Facendo blogging prendi non due ma ben tre piccioni con una fava:
- Dai una risposta ad una domanda posta da qualcuno li fuori sul web. Te ne sarò grato.
- Confrontandoti e scrivendo sarai spinto a prepararti e quindi migliorerai le tue competenze. Non dirmi che sai già tutto perché non ci credo 😉
- Vedrai crescere il valore del tuo brand personale, della tua reputazione online e offline e le opportunità di lavoro dirette o indirette arriveranno. Basta aver pazienza.
Come al solito, sarò ripetitivo ma è cosi, adesso tocca a te! Dimmi ciò che pensi, che dubbi o obiezioni hai. Scrivili qui sotto. Ci tengo, davvero.
Ti lascio infine i link degli articoli delle settimane precedenti di #LinkedInCaffè che con oggi è giunta alla 4a settimana e del ebook dove puoi trovare alcuni tricks per migliorare l’uso del tuo profilo LinkedIn.
- LinkedIn Dress Code: come entrare nel salotto buono
- 5 ingredienti per scrivere un profilo LinkedIn che lasci il segno
- Catturare, rapire e ingolosire il nostro pubblico usando il nostro percorso professionale in LinkedIn
Ebook:
Stessa cosa detta sopra, dimmi che ne pensi.
Prossima settimana voglio parlarti di “Come costruire il proprio network in LinkedIn”
A presto.
Immagine di Copertina: Unsplash.com
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- Che cos’è la Sales Cadence e perché dovresti averne una. - 17 Febbraio 2020
- Hashtag in LinkedIn: come utilizzarli correttamente. - 24 Gennaio 2020
Grazie Mirko, di recente ti ho conosciuto su linkedin, e ti seguo volentieri. Anch’io ho attivato la funzione blogging su linkedin ed in effetti, sacrificare magari qualche articolo per il proprio blog, a favore di quello su linkedin, credo sia una scelta giusta seppur faticosa.
L’unica perplessità è che proprio in questi ultimi giorni vedo modalità strane di lettura degli articoli, sia propri sia degli altri, su linkedin. In pratica anche i tuoi articoli appaiono da pochi giorni, sempre sulla piattaforma pulse con una nuova veste grafica (che a me non piace e mette meno in risalto gli articoli precedenti dell’autore). E’ solo un mio bug?
Ciao Sergio,innanzi tutto ti ringrazio . Mi fa piacere che la pensi come me. In questi giorni, a tal proposito, sto effettuando dei test per verificare quale strategia porti più frutti. Ora sto sperimentando un approccio “misto”.
Scusa se ci ho messo un pochino a risponderti ma mi ci è voluto un po’ per fare mente locale. Non utilizzando spesso (quasi mai) le app.
mi è complicato aiutarti e risponderti.
Molto interessante, hai per caso pubblicato un libro (a pagamento) che riprende tutti i tuoi articoli #linkedincaffé e #facebook4PMI ? li comprerei subito!
Ciao Paolo, scusami il ritardo nella risposta. Per il momento no. Non ce l’ho. Tra non molto (lo stiamo impaginando graficamente) esco con un primo ebook gratuito contenente le risposte a 50 FAQ su LinkedIn divise in 4 sezioni: Profilo, Gruppi, Pagina Aziendale e InMail. Per il manuale su Linkedin ci sto lavorando. Siccome non ho voglia di far uscire il solito manualetto mi sto prendendo i giusto tempo. Su Fb se vuoi ti posso consigliare 2 ottimi libri (te li metto in ordine. Chiaramente è un opinione personale): il 1° è di Veronica Gentili “Strategie e Tattiche di FB marketing per aziende e professionisti” (ed. Webbok). il 2° è di Alessandro Sportelli “La Pubblicità si FB. (ed Hoepli). Sno usciti entrambi da poco e li trovi entrambi su Amazon.
Sto leggendo i tuoi articoli e li sto trovando davvero interessanti. Appena termino la lettura di un tuo articolo, vado a vedere cosa c’è da fare per migliorare ulteriormente il mio profilo e renderlo ancora più accattivante. Sono in cerca della mia prossima occupazione e sono certo che, anche, i tuoi suggerimenti mi aiuteranno a raggiungere presto il mio obiettivo professionale.
Posso solo dirti una cosa: IN BOCCA AL LUPO! 😉
PS. Se ti serve un parere dopo che hai fatto conosci la strada.
ciao Mirko,
sto cercando informazioni su Linkedin Pulse: questa possibilità é data solo per i privati oppure vi é la possibilità anche per aziende di pubblicare articoli?
Grazie e complimenti e per il blog.
Ciao Silvio,
non sei il primo a domandarlo e a sentirne l’esigenza. Ti dico ahimè che no, non è possibile pubblicare su Pulse da Azienda. Solo da profilo personale.