Ho letto in questi giorni una miriade di post e condivisioni che parlavano della nuova funzione di Linkedin, l’Open Candidates, che se non lo sai è l’opzione offerta agli iscritti LinkedIn con cui poter segnalare sul proprio profilo che si è aperti a valutare nuove offerte di lavoro. Il tool è stato immediatamente ribattezzato come il sistema di cercare lavoro (o meglio rendersi disponibili a valutare offerte) all’insaputa di colleghi e capi perchè appunto nelle caratteristiche principali di questa funzione c’è appunto quella di poter “mettersi sul mercato” senza che occhi e orecchie indiscrete lo sappiano. E fin qui nulla di che, ci mancherebbe.
Piccolo particolare a mio avviso trascurato. E’ uno strumento inutile e oltretutto penalizzante per chi ne farà uso. Ora ti spiego perchè.
1 – Sarà inutile per il Recruiter
Da sempre ad un selezionatore poco importa se scrivi o meno a caratteri cubitali sul tuo profilo che sei alla ricerca o sei disponibile a valutare nuove offerte od opportunità lavorative.
Se il tuo profilo è in linea con ciò che cerca stai certi che ti chiamerà. Lo farà perchè è il suo mestiere e non sarà certo una “lucetta verde” posta sul profilo ad aumentare le chance di carriera. Un recruitment è abituato a cercare. Sa che i profili più interessanti sono quelli che tutti vogliono e sono quelli che per questo non sono certo insoddisfatti del loro lavoro. Anzi.
Un recruitment è abituato ad un mercato fatto per lo più da candidati passivi. E questo da sempre.
2 – Sarà dannoso per il candidato
Mi ricordo che una delle prime volte che sono uscito in affiancamento con un senior della vendita (oramai circa 20 anni fa), questi mi prese da parte e mi disse: “Ricordati Mirko, quando vendi devi mostrare il meglio di te. Abito, orologio, gadget vari, postura, uso delle parole. Questo perchè il tuo potenziale cliente deve avere la sensazione che tu non hai bisogno di quella vendita per sbarcare il lunario. Se no se ne approffitterà scatenando una battaglia per il prezzo che sicuramente perderai. Di contro, se invece devi acquistare devi adottare la tatttica opposta: profilo basso. Così ti sarà più semplice ottenere un buono sconto”
Tutto questo per dirvi cosa. Che la “Lucetta Verde” dell’Open Candidates non farà altro che mettervi in una posizione svantaggiata facendo di voi una persona scontenta del proprio lavoro e alla ricerca di alternative. Questo inciderà sui rapporti di forza e sull’entità della proposta economica che riceverai. Farai passare il messaggio che non sei contento e stai solo aspettando l’occasione (qualunque occasione) per fuggire da dove lavori. Anche a costo di rimetterci economicamente. E’ quello che vuoi? Non credo proprio.
Cosa fare quindi?
Più che preoccuparti di mostrare o meno la tuo disponibilità a valutare offerte, devi concentrarti su ciò che muove e genera l’opportinità. Devi cercare di fare tutto per essere notato e far si che il tuo profilo sia in linea con le aspettative di un selezionatore che per lavoro deve soddisfare le richieste dell’Azienda che gli ha dato il mandato di ricerca.
Devi renderti appetibile e vedrai che dell’Open Candidates non ne avrai bisogno. Anche perchè, parliamo chiaro, secondo te cosa farà un selezionatore dopo aver visto la “lucetta verde” accesa su un profilo mal scritto e mal confezionato? Semplice. Passerà oltre come ha fatto finora. Ti dirò di più, probabilmente al 4° o 5° profilo con l’Open Candidates acceso che lo porterà ad aver perso tempo visitando profili scarni o tristemente scritti, comincerà ad ignorare quella “lucetta verde” e fare come faceva prima.
Quindi non preoccuparti di poter finalmente accendere un’insegna al neon sul tuo profilo con su scritto “Si valutano Offerte” (con tutto quel che ne consegue) e di farlo in all’insaputa di colleghi e capi, preoccupati di avere un profilo Linkedin che faccia la differenza e preoccupati di imparare a muoverti su questo social in modo da renderti visibile, interessante e appetebile per il recruiter.
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