Cominciamo subito a mettere le cose in chiaro:
Profilo Personale sta alla Persona Fisica come Pagina Aziendale LinkedIn sta ad Azienda, Impresa , Attività Commerciale o come cavolo volete chiamarla.
Se volete aprire uno spazio in LinkedIn per la vostra azienda quella è la strada corretta. Se non volete immediatamente bruciarvi la reputazione è l’unica cosa da fare.
LinkedIn non è la versione web della serata del principiante allo sbaraglio. Per cortesia non replichiamo anche in LinkedIn la già pessima abitudine che perversa in Facebook di aprire profili personali per nome e conto della propria azienda.
E’ vero! Aprire una pagina aziendale LinkedIn non è semplicissimo o immediato come in altri social ma soprattutto non tutti possono aprirla. E vero! Occorrono alcuni requisiti (giusto giusto per tornare al “Linkedin è per tutti ma non da tutti” di cui ho scritto alcune settimane fa) che impediscono ad un neo iscritto l’apertura della pagina e che, unitamente alla fretta, spingono a ripiegare sul profilo privato.
Linee guida ufficiali linkedIn
A proposito! Prima creare una pagina aziendale LinkedIn è bene che tu le legga.
Le trovi qui . Che cosa dicono in sintesi? Se non sei un dipendente/collaboratore con tanto di email aziendale registrata sul tuo profilo LinkedIn e Esperienza lavorativa che attesti il tuo rapporto con l’azienda in questione perfettamente inserito nel tuo profilo, nulla da fare! LinkedIn non ti permette di aprire un bel chè.
Quindi se fai il mio lavoro e devi creare i profili social di un azienda tua cliente, hai due scelte: se devi solo crearla e non gestirla potresti temporaneamente “prendere in prestito” per l’operazione il profilo del tuo cliente. Se invece oltre a crearla dovrai anche gestirne i contenuti allora la strada è una sola. Ti fai aprire un account di posta aziendale personalizzato o comunque a te dedicato, inserisci la tua posizione come collaboratore nel tuo profilo (che oltre tutto male non fa) e solo allora potrai metterti all’opera.
La pagine aziendale LinkedIn
Cosa sono? Semplicemente il profilo, lo spazio che LinkedIn ha pensato e studiato per le imprese.
La pagina Aziendale LinkedIn, per come è strutturata e soprattutto strutturabile , può diventare, se ben organizzata un vero e proprio mini siti. Con il profilo privato hanno ben poco in comune (altro motivo per non cadere in questo errore quindi). Si potrebbero definire un “avamposto” dal quale:
- comunicare,
- presentare i servizi/prodotti,
- reclutare persone,
- raccogliere followers
- e infine fare lead generation tramite campagne marketing utilizzando gli Ads di Linkedin, opportunità ad esclusiva delle pagine aziendali.
Per le questioni meramente procedurali ti rimando alla guida ufficiale. Chi meglio di lo? E poi ià mi accusano di scrivere post lunghi, figuriamoci se oggi se dovessi inserire pure le istruzioni all’uso. 😉
I Vantaggi di avere una Pagina Aziendale LinkedIn
- Grafica | Graficamente, rispetto al profilo personale hai la possibilità di mostrare maggiormente l’identità aziendale. LinkedIn infatti permette di inserire una cosidetta immagine “copertina” e, udite udite, diversa per ogni servizio o prodotto che vorrai inserire
- Lingua | Come per i profili personali, linkedin permette di costruire più versioni della tua pagina, redarle in lingue diverse a seconda del pubblico a cui è destinata. Questo è molto comodo per aziende operanti in differenti mercati internazionali che hanno quindi l’esigenza di comunicare in lingue diverse.
- Analytics | Ok, lo ammetto. Rispetto ad altri social (mi riferisco alla fanpage di Facebook) LinkedIn ha nella parte analitycs il suo tallone di Achille. Diciamo che è migliorabile. Ma di contro parte da presupposti di profilazione degli utenti che le va quindi riconosciuto che è unica nel panorama social. Nella sezione Analisi della tua pagina puoi quindi trovare:
- L’Engagement dei post. Utile chiaramente per comprendere se la linea che hai tracciato per il tuo piano editoriale è corretta.
- Le caratteristiche dei tuoi followers e dei Visitatori alla pagina. Altro dato che ti permette di capire se attrai i giusti followers o se devi cambiare anche qui qualcosa nel contenuto dei tuoi post o semplicemente nel modi di esporlo. Le caratteristiche sono chiaramente pensate per una profilazione del pubblico da un punto di vista lavorativo
- Anzianità lavorativa
- Settore
- Dimensioni dell’Azienda
- Funzione/Ruolo aziendale
- Andamento della crescita del numero di Followers
- BenchMark con Pagine simili. Utile per comprendere i risultati della concorrenza. Peccato qui che sia LinkedIn a decidere con quali aziende confrontarmi e non lasci a noi la scelta.
- Offerte di Lavoro. E’ un servizio a pagamento. LinkedIn si pone in questo mercato esattamente come ogni portale specializzato nella ricerca di personale. Il vantaggio è che verrà visualizzato solo dai candidati che hanno incluso nelle loro preferenze le medesime caratteristiche che voi avete specificato e richiesto nell’annuncio, quindi massima profilazione. Lo svantaggio è che pesca chiaramente solo tra gli utenti LinkedIn (ma sarà poi uno svantaggio questo?)
- Pagine Vetrina. Cominciamo a spiegare che cosa sono. Linkedin oltre alla pagina aziendale, ci permette di costruire singole pagine vetrina tante quanti (fino ad un massimo di 10) servizi / prodotti aziendali vogliamo evidenziare. In questo si differenzia nettamente dagli altri social in un uso professionale. Le implicazioni?
- Possibilità di curare e differenziare graficamente le diverse pagine vetrina
- Possibilità di promuovere contenuti specifici verso target precisi avendo quindi la possibilità di utilizzare la pagina vetrina come landing page del post sponsorizzato.
- LinkedIn Ads . L’unico modo per accedere alla piattaforma di pubblicazione di post sponsorizzati di Linkedin è quella di passare attraverso una pagina aziendale. Su come funzionano gli Ads Linkedin dedicherò un post ad hoc vista la vastità dell’argomento. Abbi pazienza quindi. 😉 Per ora ti accenno solo che, soprattutto per il B2B, i post sponsorizzati con ads Linkedin hanno performance migliori di Adwords e Facebbok ads. Ti sembra poco?
Suggerimenti per una gestione corretta della tua pagina aziendale Linkedin
Per finire vorrei lasciarti alcuni suggerimenti per organizzare meglio in azienda il lavoro attorno a Linkedin.
- Aiuta i tuoi dipendenti ad ottimizzare il loro profilo. Ricordati che LinkedIn è un social professionale dove la connessione tra utente e azienda per la quale lavora è stretta da un doppio filo. Un pessimo profilo di un dipendente, oltre a ledere la sua immagine professionale, lede anche quello dell’azienda che nolente o volente lui rappresenta in LinkedIn. Investire qualche ora per insegnare e formare un dipendente ad utilizzare linkedIn non solo mette al riparo l’azienda perdite di credibilità ma consegna nelle mani, per esempio ad un commerciale, un potente strumento di lavoro.
- Coinvolgi i tuoi dipendenti nel progetto. Non tutti chiaramente e soprattutto lascia la cosa facoltativa. Ma vedrai che i più curiosi o i più avvezzi al web ti potrebbero essere di gran aiuto, anche nella costruzione di contenuti.
- Stabilisci delle regole di condotta da tenere sui social. Prima di scatenare le proteste dei difensori della privacy vorrei spiegarmi. Ripeto. Linkedin non è un social come un altro. L’ho scritto qualche riga sopra. Il legame tra utente e Azienda per la quale lavora è stretto. Sono elementi inscindibili, simbiotici. In Facebook o Twitter sfido chiunque a ricordarsi dei propri contatti (intendo quelli meno stretti) dove e per chi lavorano. In LinkedIn è una delle prime voci vicino al nostro bel faccione. Stabilire quindi dei “suggerimenti” su come comportarsi è fondamentale per la reputazione aziendale
- Crea un team interno. Stabilire come sempre è fondamentale. Anche qui, coinvolgi i tuoi dipendenti. Mi rendo conto che non è un abitudine tipica delle aziende medio piccolema è importante farlo. Un dipendente coinvolto è un dipendente motivato che sicuramente rappresenterà l’azienda in maniera ottimale in Linkedin, e non solo.
- Stabilisci un Piano editoriale. Stabile i contenuti in funzione delle caratteristiche del pubblico, la frequenza di pubblicazione e quindi le forze da mettere in campo per poi portarlo a termine.
A proposito! Prima di salutarci. Se te lo sei perso QUI puoi scaricare il mio ultimo ebook “Come settare il pannello “Privacy & Setting” di LinkedIn e vivere felici” dove spiego nel dettaglio cosa è possibile fare in quella sezione per rendere la propria permanenze su LinkedIn più serena e felice.
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Ciao Mirko,
Grazie per questo post: utilissimo e concreto come sempre!
Lo inoltro subito ai colleghi…
Buona giornata! 🙂
Emanuele.
Grazie a te Emanuele 😉
Grazie, Mirko, per il post, interessante ed efficace!
Grazie a te Dario 😉